Viaggio tra cultura e avventura

Un viaggio, di circa 2.000 km, tra cultura e avventura nell'Europa devastata dalle guerre. Quando si progetta un viaggio, i preparativi sono tanti, ma noi che andiamo alla ricerca della scoperta di organizzazione ne facciamo lo stretto necessario tanto da non "aumentare o diminuire" le aspettative del viaggio stesso. Questo viaggio, però mi ha lasciato una nuova visione per affrontare un viaggio e raccoglierne a pieno le emozioni, "VIAGGIARE SENZA PREGIUDIZI". Se vuoi fare la vacanza comoda da turista a cinque stelle, sceglierai tante mete splendide, ma non potrai mai raccogliere l'emozione di alcune realtà, osservare alcuni popoli, ammirare alcune usanze, vedere alcune modi di vivere. Quando andiamo in un luogo cerchiamo e apprezziamo tutto quello che il posto ci offre, soprattutto nella semplicità delle piccole cose. Vedere il sacrificio e la voglia di riscatto di alcune popolazioni è da insegnamento alle nostre realtà cosiddette "avanzate". Pensiamo di trovare situazioni disastrose ed invece le vedi che funzionano bene. Il nostro viaggio inizia il 20 settembre 2017, io e il mio amico di viaggi, Fabrizio, partiamo dall'aeroporto di Ciampino, con volo ryanair, alle ore 15.15 arriviamo a Cracovia, bellissima città polacca. Il tempo di raggiungere la vicina città di Slawina, dove prendiamo l'auto per dirigerci verso la capitale ungherese ed iniziare così la nostra tanto desiderata avventura. Percorriamo la E77, attraversando la città di Zankopane (circa 1.000 di altezza), uscendo così dal confine polacco e dopo attraversato la repubblica slovacca, nonostante il bruttissimo tempo e le strade tortuose, dopo circa 400 km, arriviamo in tarda serata a Budapest, dove ci fermiamo una notte presso l'Hotel "Fortuna" struttura alberghiera situata su di una nave dismessa. Soluzione carina, camere piccole ma pulite, certo nulla a pretendere per 41 euro a notte in camera doppia, dormire sul Danubio con colazione inclusa. Nonostante l'ora, la stanchezza del viaggio e la pioggia che non dava cenno di tregua, ci incamminiamo per la cena e visitare la città. Budapest, capitale già visitata in passato, ma che è sempre un piacere rivedere. Il 21 inizia finalmente la nostra avventura, partenza per Sarajevo, percorriamo la E70 , transitiamo per il confine croato (Udvar), e poi finalmente in Bosnia dopo circa 7 ore di viaggio e 600 km. E' stata dura attraversa le montagne di sera e con la pioggia, ma raggiungere la meta è stata soddisfacente. Alloggiamo presso l'Hotel HAYAT, si trova sulla parte alta di Sarajevo dove è possibile ammirare un bel panorama. La serata la trascorriamo per le stradine del centro, molto carino, pulito ed accogliente, pienissimo di locali e di gente. Passeggiamo a lungo per trovare finalmente un locale. Vi era così tanta scelta che non è stata facile la scelta. Dopo la cenetta abbiamo mangiato un dolce tipo cannolo riempito di gelato, ottima scelta, direi...!!! Il 22 si riscende in centro, sempre in taxi, per fare un giro nel bazar turco, negozietti e moschee che rendono il posto molto affascinante e caratteristico, un po' di shopping, un dolcetto e si riprende la marcia direzione Podgorica - Montenegro. Il clima è in leggero miglioramento e i km da percorrere per la capitale montenegrina sono circa 250. Prima volta in Montenegro. Dopo il confine ammiriamo un paesaggio stupendo con un grande lago blu “meraviglioso” e un tratto di strada con delle mini gallerie di circa 200/300 metri ognuna, ne avremmo percorse una quarantina, si alternavano ogni 300/400 metri, che splendore. Pausa per qualche foto, e poi sosta presso l'Hotel PIRAMIDA, carino, nuovo e accogliente. Bellissima camera, e a nostra disposizione abbiamo sauna e piscina, una visita nell'area benessere è d'obbligo. Dopo un bagnetto ci rilassiamo nella sauna, ma... dopo un po' sentiamo dei rumori e, scopriamo che un aspiratore posto nella parte alta della piscina ha preso fuoco, allertiamo il ragazzo della reception che in breve tempo riesce a domare l'incendio. Disavventura finita, andiamo al centro. Cena e passeggiata, tantissima gente, concerto live in piazza di PAF, ma non è soddisfacente. Podgorica non piace, una delusione, due strade con localini, ma molto meno rispetto a Sarajevo. Il 23 facciamo un altro giro in centro ma la città è completamente blindata, polizia ovunque, riusciamo ad accedere oltre la chiusura, ma negozi chiusi e centro vuto, per cui prendiamo la macchina e si parte per il Kosovo. Purtroppo il navigatore non riconosce il Kosovo, per raggiungere lo Stato del Kosovo, usciamo dal Montenegro e dopo aver transitato in Albania, raggiungiamo finalmente il Kosovo, per Pristina manca ancora tanto per cui decidiamo di fermarci a Prizren. Troviamo un albergo nel centro, Hotel THERANDA, dove ci rilassiamo qualche minuto. L'hotel dispone di parcheggio e basta attraversare il ponte e trovarsi all'interno della city. Adesso si!!! La città di Prizren si presenta davvero bella. Ponti, luci e negozi rendono il centro davvero coinvolgente. Rimania stupiti, non ci aspettavamo di trovare una location del genere, pensavamo di vivere un'avventura diroccati tra le macerie, invece troviamo tutto tranne che macerie. La temperatura scende, per cui dopo cena, in camera a prendere il giubbino e ancora fuori per una birra. Sabato sera in Kosovo, che si fa? Quello che si fa nel resto del mondo. Locali all'aperto birra, passeggiata e si ritorna in Hotel. Il 24 mattina colazione e subito in strada. Prizren oltre ad evere un bel centro, ha un bellissimo Castello da visitare, ma prima si passa dal barbiere. Shampoo, capelli, barba massaggio vico, massaggio spalle per la modica cifra di 5 euro. Adesso siamo pronti per raggiungere il castello di KALAJA, 15 minuti circa a piedi per arrivare in cima. Bellissima roccaforte servita per proteggersi dall'invasione turca. Qualche foto e partenza per la Macedonia. Tappa corta e con il sole, finalmente un giorno tranquillo. Circa due ore di viaggio per raggiungere Skopje. Trovare un hotel non è stato facile, ma alla fine ci rifugiamo nell Hotel MOLA a circa 10/15 minuti a piedi dal centro. Albergo con parcheggio, pulito e nuovo, 48 euro camera doppia. Doccia, qualche minuto di relax e giretto in centro. Dopo un po' di anni ritorniamo sotto la statua di Alessandro Magno,e nel centro di Skopje. E qui si che restiamo a bocca aperta. I lavori in corsi di qualche anno fa sono stati ultimati, e la città si predenta davvero in ottimo stato, pulita e bella da vedere con le sue luci e le navi che sostano nel fiume. Cena e passeggiata. Concerto live nella zona pedonale, tantissima gente, stand, si mangia e si beve, “che fai non te lo fai un bicchiere...” Certo che si!!! La serata è finita, l'hotel Mola ci attende. Il 25, la nostra vacanza avventura sta volgendo al termine, ci resta l'ultima tappa da fare, l'Albania, ma prima ancora dobbiamo fare un giretto. Passeggiata nel centro storico e nel mercato, acquistare qualche souvenir e si parte. Circa 300 km per raggiungere Tirana passando per il Kosovo. Nonostante la tappa non fosse estremamente lunga, arriviamo tardissimo a Tirana e l'hotel prenotato non ha posti auto, per cui decidiamo di cambiare hotel. Hotel IDEA per il nostro soggiorno a Tirana. Ormai è tardi, perdere poco tempo e correre presso il ristorante “House and Fish”, ottima mangiata di pesce e passeggiata attraverso piazza Skandeberg per raggiungere l'hotel. Il 26 è il nostro ultimo giorno. Giro in centro, passeggiata per i negozietti, e pranzo da “Arditi Fisherman” il massimo che puoi trovare a Tirana, è la nostra tappa fissa. Non posso descrivere il menu, ma posso chiudere gli occhi e sentire ancora il sapore. Dopo il pranzo si parte per Durazzo. Giretto nel centro commerciale, passeggiata in città e direzione porto, sosta per la cena presso ristorante “Te Niku” da schifo, dolcetto e si entra nel porto per l'imbarco, dopo circa 28 ore di auto. La nave Fortuna dell'AdriaFerries ci attende. Si sale a bordo e ritorna in Patria dopo circa 10 ore di navigazione. Per concludere, il Montenegro a parte il paesaggio non è stato sicuramente un luogo che mi abbia soddisfatto. Sarajevo e Prizren mi hanno affascinato e spero di ritornarci, Macedonia e Albania mi hanno stupito positivamente, le ho trovate entrambe cambiate ed evolute negli ultime anni, quello che purtroppo non è accaduto alla nostra Italia.

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masviaggi.it - maggio 2015