Ma’lula è un piccolo borgo interamente cristiano distante circa 60 km da Damasco (Siria), costruito sui fianchi di una montagna a 1500 m. di altezza.
Sicuramente pochi hanno sentito parlare di questo posto. Io ho avuto la fortuna di visitare questo piccolo centro nel maggio del 2000.
Mi è rimasto a cuore per tanti motivi. E' stato il mio primo viaggio in terra straniera, il primo viaggio nell'affascinante mondo arabo, ma c'è di più, questo posto nasconde un particolare che pochi sanno: la lingua!
A Ma'lula si parla ancora l'aramaico, la lingua usata da Gesù duemila anni fa!!!!
L'aramaico è una lingua semitica che vanta circa 3.000 anni di storia. In passato, fu lingua di culto religioso e lingua amministrativa di imperi. Era la lingua parlata correntemente in Terra d'Israele ai tempi di Gesù di Nazareth.
Purtroppo, durante la guerra civile i circa 6.000 abitanti che vivevano a Ma'Lula sono scappati da questo piccolo centro trovando rifugio a Damasco oppure tanti altri sono fuggiti all'estero. Solo 2.000 persone sono ritornate dopo il conflitto. Le generazioni di questi anni di guerra sono nate fuori Ma'lula, a Damasco o in altre regioni, dove hanno imparato anzitutto l’arabo.
Oggi quell'idioma a distanza di duemila anni rischia di scomparire.
La bellissima Ma'lula, quale centro cristiano aveva sedi di due celebri monasteri, Mar Sarkis e Mar Taqla, e in quest’ultimo si conservano – o, meglio, si conservavano – le reliquie della santa cristiana Tecla. Il regime laico siriano non aveva mai causato problemi alla comunità cristiana locale, garantendo la libertà di culto e di pellegrinaggio. Ma nel settembre del 2013 le brigate qaediste di al-Nusra riuscirono a conquistare la città facendola letteralmente a pezzi. Chiese e monasteri profanati, icone incendiate e sfregiate, suore rapite, abitanti giustiziati sommariamente. E le reliquie della santa distrutte.
Questa è il finale triste di un racconto bellissimo. Ciò che l'uomo è in grado di distruggere.
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